Tre f sul pentagramma indicano “fortissimo”, eseguire con il massimo sforzo e quattro “elementi” vitali: testa, cuore, muscoli, polmoni. Vissute al massimo sono le vite dei compositori Malipiero, Petrassi, Boulez, Berio, Nono, Stockausen, Penderecki, Bussotti, Corghi, Henze, Rihm, Kurtag, Donatoni. Dei direttori Claudio Abbado, Riccardo Muti, Giuseppe Sinopoli, dei maestri Bernstein, Giulini e Gavazzeni dai quali hanno afferrato il testimone, dei loro colleghi Mehta, Maazel, Ozawa, Prêtre. Di solisti come Rostropovič, Ughi e Brunello, di registi come Zeffirelli e Ronconi, di scenografi come Emanuele Luzzati. Di artisti della musica popolari come Paolo Conte, Stefano Bollani, Ludovico Einaudi, Nicola Piovani. Interrogati in profondità, rivelano atmosfere, cultura, idee d’una stagione tra le più intense e innovative nella storia della musica.


ALBERTO SINIGAGLIA

Veneziano, 66 anni, è professore all’Università di Torino. Dopo Epoca e Panorama, e a La Stampa dal 1971, ha fondato il settimanale Tuttolibri e curato a lungo i servizi culturali del quotidiano. Ha fondato e diretto Musica Viva e il Giornale della Musica.  Ha condotto programmi radiofonici e televisivi della Rai. Dirige i Classici del giornalismo di Aragno editore. E’ direttore scientifico del Festival Passepartout di Asti e presidente di Una Montagna di Libri a Cortina d’Ampezzo.

Leggi l’intervista esclusiva ad Alberto Sinigaglia

Guarda la presentazione di FFFortissimo presso Palazzo Crema a Ferrara

 

Tagged: