Premio Estense
Le Giurie
Il Premio Estense si avvale, fin dal 1965, di un meccanismo di votazione legato ad una formula tutt’ora valida ed efficace: i volumi presentati al concorso vengono selezionati, nel mese di giugno, da una Giuria Tecnica formata da giornalisti e scrittori di chiara fama, che ha il compito di sceglierne quattro da sottoporre al giudizio finale di una Giuria di lettori. Questa, composta da quaranta lettori scelti tra le varie categorie sociali e gli studenti (due) vincitori del “Premio Estense Scuola”, si rinnova completamente nell’arco di tre anni.
Le due giurie si riuniscono congiuntamente, nel mese di settembre, per la nomina del vincitore, scelta che avviene solitamente con vivaci pubblici dibattiti (presenti i rappresentanti della stampa) e con votazioni che si susseguono a scheda segreta.
La manifestazione conclusiva si esaurisce in una sola giornata: al mattino la riunione delle giurie per l’assegnazione dell’Aquila Estense, nel pomeriggio la cerimonia di premiazione che si svolge, solitamente, al Teatro Comunale di Ferrara, alla presenza di autorità e personalità del mondo imprenditoriale e politico nazionale e dei cittadini ferraresi invitati.
I componenti della Giuria Tecnica
ALBERTO FAUSTINI – Presidente di Giuria

bio
58 anni, sposato, due figlie, è direttore del quotidiano Alto Adige dal giugno del 2011 e direttore editoriale di tutti i media italiani del gruppo Sie/Athesia.
Laureato in sociologia a Urbino col massimo dei voti, ha fra l’altro diretto i quotidiani l’Adige (di cui è stato anche caporedattore centrale a 28 anni), il Trentino, il Corriere delle Alpi e La Nuova Ferrara. Ha lavorato anche al Gazzettino di Venezia e, come caposervizio, al Mattino dell’Alto Adige.
Voce storica di Prima pagina, su Rai radio 3 e ospite fisso di molti importanti programmi televisivi e radiofonici, è poi editorialista abituale di Raistoria. In passato ha diretto anche la comunicazione di Invitalia, a Roma, e quella della Provincia autonoma di Trento, negli anni in cui è fra l’altro nato il Festival dell’economia. Ha insegnato all’università Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa ed è stato nominato cavaliere al merito della Repubblica per l’impegno, sul fronte della comunicazione, nel periodo della pandemia.
E’ entrato per la prima volta nella giuria tecnica del Premio Estense nel 2009.
TIZIANA FERRARIO

bio
In forze al TG1 fin dai primi anni ottanta, è stata una delle principali anchorwomen del telegiornale avendone condotto per lungo tempo le principali edizioni, quella delle 13.30 e quella delle 20.
Inviata di politica estera ha documentato crisi umanitarie e internazionali, dall’Afghanistan, al Medio Oriente, all’Iraq, al Sud Est Asiatico, all’Africa tra il nord Uganda e il Darfur, agli Stati Uniti.
È stata nominata Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana nel 2003 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, per il suo impegno civile come giornalista inviata in aree di guerra.
PAOLO GARIMBERTI

bio
Laureato in giurisprudenza, ha cominciato l’attività giornalistica a vent’anni, al Corriere Mercantile di Genova, per passare poi nel 1969 a La Stampa, dove è stato corrispondente da Mosca dal 1970 al 1976 e caporedattore della redazione di Roma dal 1979 al 1986.
Dal 1986 al 1993 a la Repubblica è stato editorialista e caporedattore di politica nazionale prima e internazionale poi. Nel 1987 è stato anchorman della trasmissione settimanale Monitor di Canale 5. Nominato nel 1992 professore a contratto di Diritto costituzionale comparato all’Università di Genova, il novembre successivo è stato nominato direttore responsabile del TG2, incarico che ha mantenuto fino al 1994.
Tornato a la Repubblica lo stesso anno, è stato direttore del settimanale del Gruppo Editoriale L’Espresso il Venerdì di Repubblica dal 1996 al 2000 e vicedirettore del quotidiano dal 2000 al 2004, periodo in cui ha anche diretto la testata online CNN Italia. Successivamente ha continuato a scrivere per Repubblica e il Venerdì e ha condotto il talk show di Repubblica Radio TV.
Dal 2009 al 2012 è stato presidente della RAI.
Attualmente è editorialista del quotidiano la Repubblica e presidente dell’Editorial Board di Euronews, emittente televisiva europea multilingue con sede a Lione .
VENANZIO POSTIGLIONE

bio
Vice direttore del Corriere della Sera e fondatore e direttore della Scuola di Giornalismo Statale / Ifg “Walter Tobagi”.
Una vita al Corriere, da stagista ai vertici. Nel 1987 vince il concorso di via Solferino per giovanissimi aspiranti giornalisti: più di 2.300 candidati da tutta Italia, appena 20 prescelti. Il 10 marzo 1989 è assunto dal Corriere. Nel 1990 diventa giornalista professionista con la menzione speciale dell’Ordine nazionale. In più di trent’anni di attività, scrive articoli di politica, cultura, società, costume, inviato in Italia e all’estero. Con centinaia di interviste, inchieste, approfondimenti, esclusive, editoriali in prima pagina. Nel 2009 è nominato primo caporedattore centrale. Dal dicembre 2014 è vice direttore. Dal 2006 è il direttore giornalista della Scuola “Walter Tobagi”, che nasce con l’Università Statale di Milano e raccoglie l’eredità dell’Ifg.
Appassionato del mondo antico, laureato in Giurisprudenza. Nel 1985 viene scelto dall’Università Bocconi come uno dei “100 giovani più bravi d’Italia”. Nel giugno del 2000 è premiato dalla Città di Milano e da una giuria di 19 personalità come “miglior giovane giornalista”. Tra i tanti riconoscimenti, nel 2014 il premio Cicerone “per gli alti meriti nella cultura e nell’informazione” e nel 2019 il premio Montale “per l’impegno a favore dei giovani”.
JAS GAWRONSKI

bio
Si laurea in Giurisprudenza all’Università di Roma nel 1958 e inizia subito a lavorare come corrispondente in Europa dell’Est per il quotidiano “Il Giorno” e per “La Gazzetta dello Sport”.
Dal 1962 al ’66 collabora con Enzo Biagi e Sergio Zavoli alla realizzazione di programmi giornalistici per la RAI dal Vietnam, Taiwan, India, Stati Uniti ed Europa dell’Est.
Diventa poi corrispondente della RAI da New York (1966-1977) dove sostituisce Ruggero Orlando, da Parigi (1977-1979) e da Mosca e Varsavia (1979-1981).
Dal 1985 cura programmi di carattere politico e scientifico sulle Reti Fininvest, tra cui la trasmissione Big Bang. Nel frattempo inizia a collaborare con il quotidiano “La Stampa”, di cui è nominato, in seguito, membro del Consiglio di Amministrazione.
Ha pubblicato articoli su quotidiani e settimanali italiani e stranieri di rilievo, tra cui il “New York Times” e l’ “International Herald Tribune”.
Ha pubblicato vari libri tra cui: “Primi Piani” (Bompiani, 1989), una raccolta di interviste con alcuni leaders mondiali, “Il Mondo di Giovanni Paolo II” (Mondadori, 1994), che contiene la prima intervista concessa da Karol Wojtyla, “Vinti e Vincitori” (Baldini e Castoldi 1999) e “A cena dal Papa e altre storie” (Aragno, 2015).
Ha vinto il Premio Campione per un reportage su Kabul, il Microfono d’Argento per la sua attività televisiva e nel 2015 il Premio Estense di giornalismo, il Premio Capalbio e il premio Biagio Agnes alla carriera.
MICHELE BRAMBILLA

bio
Laureato in Storia alla Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università degli Studi di Milano, è giornalista professionista dal 1984.
Ha iniziato nel 1976 sul bisettimanale locale Il Cittadino, mentre nel 1978 è stato corrispondente dalla Brianza e dalla provincia di Milano per Il Giornale. Ha lavorato al Corriere della Sera a Milano, dal 1985 al 2002: al Corriere fu cronista, poi vice capo cronista di Milano, quindi vice caporedattore della Cultura e del magazine Sette.
Il 12 ottobre 2002 divenne direttore del quotidiano La Provincia. Dal maggio alla fine di novembre del 2006 è stato vicedirettore di Libero. Dal 1º dicembre 2006 all’agosto 2009 è vicedirettore del quotidiano Il Giornale. Dal settembre 2009 è alla La Stampa, prima come inviato-editorialista e dal settembre 2014 vice direttore. Dal 23 novembre 2015 al 28 febbraio 2019 è direttore della Gazzetta di Parma.
Nel marzo 2019 assume la direzione di QN Quotidiano Nazionale (consorzio che riunisce i quattro quotidiani La Nazione, Il Giorno, Il Resto del Carlino e Il Telegrafo)
GIORDANO BRUNO GUERRI

bio
Storico, saggista, giornalista e accademico, noto studioso del XX secolo italiano, in particolare del ventennio fascista e dei rapporti fra italiani e Chiesa cattolica.
Nel corso degli anni Settanta lavora per la casa editrice Garzanti come correttore di bozze, pubblicando un importante manuale per correttori nel 1971. Negli anni successivi colleziona diverse esperienze nel campo del giornalismo e dell’editoria, come la nomina a direttore del mensile “Storia illustrata” nel 1985, quella a direttore editoriale per Mondadori nel 1986 e la collaborazione con “il Giornale” in qualità di opinionista nel 1984. Come docente di storia contemporanea ha tenuto corsi nelle università di Madrid, Rio de Janeiro e Roma.. Tra le sue opere più recenti si ricordano “L’arcitaliano. Vita di Curzio Malaparte” (Bompiani, 2008), “Povera santa, povero assassino. La vera storia di Maria Goretti” (Mondadori, 1985, poi Bompiani, 2008), Galeazzo Ciano (Bompiani, 2011), D’Annunzio. L’amante guerriero (Mondadori, 2017), Antistoria degli italiani. Da Romolo a Grillo (La Nave di Teseo, 2018), Disobbedisco, Fiume 1919-1920 (Mondadori, 2019), Giuseppe Bottai (Mondadori, 2019) e Galeazzo Ciano. Una vita (1903-1944) (La Nave di Teseo, 2019).
Dall’ottobre del 2008 è presidente (e dal 2014 anche direttore generale) della Fondazione Vittoriale degli Italiani, la casa di Gabriele D’Annunzio a Gardone Riviera, cui ha ridato slancio con nuove creazioni museali e l’acquisizione di opere d’arte contemporanea e di importanti documenti, portandola da 146.000 a oltre 265.000 visitatori. Nel 2016 il ministro Dario Franceschini l’ha confermato per il terzo mandato, fino al 2021.
ALESSANDRA SARDONI

bio
Laureata in Filosofia del linguaggio sotto la direzione del linguista Tullio De Mauro, ha cominciato la carriera giornalistica lavorando per l’edizione di Napoli de la Repubblica e per Mediaset. Nel 1991 ha iniziato a lavorare per il telegiornale di Videomusic, VM Giornale. Dal 1994 è cronista parlamentare e si occupa di politica, prima per Videomusic, poi per TMC/LA7, del cui telegiornale è una degli inviati di punta. Nel 2002 è diventata inviata. Ha condotto Otto e mezzo, assieme a Pietrangelo Buttafuoco nell’estate 2007 e con Lanfranco Pace nel 2008.
Sempre su LA7, la mattina conduce il programma di informazione Omnibus, alternandosi con Andrea Pancani, e nell’estate 2014 ha condotto In onda, in coppia con Salvo Sottile. Collabora con il quotidiano Il Foglio. Nel biennio 2013-2014 è diventata la prima donna a ricoprire il ruolo di presidente dell’associazione stampa parlamentare. Nel giugno 2015 le è stato assegnato il Premiolino, il più antico e prestigioso premio giornalistico italiano.
LUCIANO TANCREDI

bio
Giornalista, direttore de “Il Tirreno” da novembre 2021.
Nato all’Aquila nel 1965, da marzo a luglio 2023, è direttore anche de La Nuova Ferrara, La Gazzetta di Reggio e La Gazzetta di Modena.
Ha iniziato la carriera giornalistica nel 1986 al Messaggero, quotidiano nel quale ha ricoperto diversi ruoli, da inviato a caporedattore del servizio Interni, e dal quale è uscito nel 2013 per dedicarsi alla carriera nella tv, nella comunicazione e nelle relazioni esterne e istituzionali.
Consigliere esperto al dipartimento editoria della Presidenza del Consiglio, direttore delle relazioni esterne e istituzionali del Gruppo Ads, del Gruppo Condotte, di Inso Spa, come ultimo incarico prima di tornare al giornalismo, fino all’ottobre 2021 è stato responsabile delle relazioni istituzionali con gli enti territoriali di Fincantieri spa.
In tv è stato autore di varie trasmissioni, dall’Arena e Vita in diretta su Raiuno a Chi l’ha visto? su Raitre.
Docente di teoria e tecnica del linguaggio giornalistico e comunicazione presso l’Università degli Studi dell’Aquila e presso la Iusm-UniRoma4 di Roma, oltre che per il master di giornalismo Eidos e presso la scuola Sioi.
AGNESE PINI

bio
Dirige da agosto del 2019 La Nazione, prima donna in 160 anni di storia del quotidiano.
Laureata in lettere con il massimo dei voti, ha iniziato a lavorare come giornalista nella redazione di Carrara de La Nazione, per poi passare al quotidiano Il Giorno di Milano dove per sei anni si è occupata di cronaca nera e giudiziaria.
Tra il 2009 ed il 2010, ha studiato alla scuola di giornalismo IFG Walter Tobagi di Milano.
Ha collaborato con Gruppo Editoriale L’Espresso, Mondadori e con l’ANSA.
Il 23 novembre 2019 ha vinto il premio giornalistico Guidarello.
Nel 2021 è stata insignita del premio giornalistico Matilde Serao, del Premio Ischia per la Carta Stampata, ed è stata nominata Florence Ambassador nel corso della quinta edizione del Florence Ambassador Award.
Il 27 luglio 2021 la rivista Forbes Italia la inserisce fra le 100 donne italiane di successo dell’anno.
A dicembre è stata nominata “Comunicatrice toscana 2021”
LUIGI CONTU

bio
Luigi Contu ha assunto la direzione dell’ANSA da giugno 2009.
58 anni, romano, di origini sarde, ha iniziato la sua carriera negli anni ’80 al giornale economico Ore 12 per poi collaborare per due anni alla redazione economica dell’ANSA, dove verrà assunto nel 1987.
Dopo tre anni, passa alla redazione politico-parlamentare continuando ad occuparsi di economia e finanza, seguendo da vicino il lavoro delle commissioni parlamentari e l’attività del governo sul fronte dei conti pubblici.
Nel ‘97, Giulio Anselmi gli affida la guida della redazione politica e sotto la direzione di Pierluigi Magnaschi, Luigi Contu viene nominato vicedirettore dell’Agenzia con il compito di coordinare l’informazione politica ed i rapporti con il mondo istituzionale.
In quegli anni viene eletto prima segretario e poi vicepresidente della Associazione Stampa Parlamentare.
Dal 2004 al 2009, Ezio Mauro, direttore del quotidiano La Repubblica, lo chiama per affidargli la guida della redazione interni.
Nel 2010 riceve il Premio Saint Vincent di giornalismo.