“Love Harder. Le ragazze iraniane camminano davanti a noi” di Barbara Stefanelli è un libro potente e significativo che raccoglie le storie di giovani donne iraniane che hanno sfidato il regime repressivo del proprio paese.
Pubblicato da Solferino nel 2023, il libro è una raccolta di testimonianze che descrivono la lotta per la libertà di queste donne, sostenute anche da madri, padri, fratelli e compagni. La Stefanelli, vicedirettrice del Corriere della Sera, utilizza il suo ruolo e la sua voce per dare risonanza alle esperienze di queste donne coraggiose.
Il libro è ispirato dalla morte di Mahsa Amini nel 2022, un evento che ha scatenato proteste diffuse in Iran. Queste manifestazioni sono state guidate da giovani donne che hanno sfidato apertamente le autorità. Stefanelli cattura l’essenza di questo movimento attraverso le storie di figure come Nika, Aida, Reyhaneh e molte altre. Le protagoniste dimostrano un coraggio straordinario, affrontando violenze, arresti e persino la morte per difendere i propri diritti e la propria libertà. Nika, ad esempio, viene descritta come una studentessa di 16 anni, la cui morte è stata travisata dal regime e fatta passare per suicidio.
Il libro non si limita a raccontare le storie di ribellione, ma mette in luce anche le brutali repressioni subite dalle donne iraniane. Episodi di torture, stupri e omicidi sono descritti in dettaglio, sottolineando l’ingiustizia e la crudeltà del regime. Reyhaneh, per esempio, viene giustiziata dopo sette anni di prigione per aver ucciso un uomo che stava tentando di stuprarla.
Nonostante queste terribili esperienze, il libro trasmette anche un messaggio di speranza e solidarietà. Le storie delle donne iraniane sono anche storie di supporto reciproco e di un comune desiderio di libertà. Questo tema di solidarietà è evidenziato dalla partecipazione di familiari e amici nelle loro battaglie, creando un quadro di resistenza collettiva.
Stefanelli invita i lettori a riflettere sul concetto di libertà e sui sacrifici necessari per ottenerla. Il libro non solo documenta le atrocità, ma interroga anche la nostra capacità di resistere e lottare per la libertà in contesti meno estremi ma comunque significativi.
Il titolo stesso, “Love Harder”, è un invito a combattere con passione e determinazione, un richiamo all’azione contro l’indifferenza. La Stefanelli sottolinea che le libertà non devono essere date per scontate e che la lotta delle donne iraniane è una causa comune a tutti.