Questo libro autobiografico tenta un’impresa forse sin troppo audace: esplorare il cervello (e il cuore) di un padre molto amato, Antonello Gerbi, storico delle idee prestato alla Banca Commerciale, nato nel 1904 e scomparso nel 1976. Ma esplorare come? Ad esempio ripubblicando il suo opus magnum sulla presunta inferiorità delle Americhe secondo il fior fiore della cultura europea; oppure promuovendo raccolte di suoi articoli dimenticati; o ancora, scrivendo di lui in numerose circostanze.

Un padre importante, dunque, e un figlio ‘normale’, la cui formazione ha preso le mosse proprio alla fine degli anni Settanta, con una decisa svolta dal giornalismo finanziario a quello culturale e allo studio della storia contemporanea.

Ne è valsa la pena? L’autore pensa di sì, confortato anche dal fatto che Gerbi sr ha suscitato sin dagli anni Venti l’ammirazione di personaggi come Carlo Rosselli, Giuseppe Prezzolini, Luigi Einaudi, Raffaele Mattioli, Giuseppe Antonio Borgese e Benedetto Croce, nonché l’interesse di Antonio Gramsci, in carcere.

Nella prima parte, il protagonista è Antonello, attraverso scampoli di sue lettere dal Perù (1938-1947) ai due fratelli, fuggiti a loro volta negli Stati Uniti in seguito alla legislazione antiebraica. Nella seconda l’autore racconta cosa ha fatto in concreto per valorizzare il lascito intellettuale del padre: un lavoro durato 45 anni e forse non ancora concluso.

Sandro Gerbi

dopo vent’anni da giornalista finanziario professionista («Il Mondo», «Il Giorno», «GR1»), dal 1990 si è dedicato agli studi di storia politica ed economica contemporanea, collaborando per i successivi vent’anni dapprima alle pagine culturali della «Stampa», poi a quelle del «Corriere della Sera, infine al «Domenicale» del «Sole 24 Ore». I suoi primi cinque libri sono usciti nella einaudiana collana degli «Struzzi»: Tempi di malafede, 1999 (sull’amicizia tra Guido Piovene ed Eugenio Colorni, premio Comisso 2000); Raffaele Mattioli e il filosofo domato, 2002 (finalista al premio Estense); con Raffaele Liucci, la biografia di Indro Montanelli in due volumi, 2006 (finalista al premio Acqui Storia) e 2009; e, di nuovo firmando da solo, Mattioli e Cuccia. Due banchieri del Novecento, 2011.

Ed. HOEPLI

 

 

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