“Grano è il racconto di un inviato speciale della Rai che, il giorno dell’attacco russo a Kiev, prende il primo volo per Mosca e si ritrova a seguire una guerra che, secondo alcuni analisti, sarebbe dovuta durare poco, ma che finisce per trasformarsi in un lungo conflitto di logoramento che costringe alla fuga e alla sofferenza milioni di ucraini.”

Queste poche parole con cui vi presentiamo Grano sono di Tamara Baris, editor di Giammarco, che ha lavorato al libro con lui e ce lo ha descritto così, come noi ora facciamo con voi.

Giammarco Sicuro è uno dei pochi giornalisti ad aver vissuto entrambi i fronti: dalla Russia, dove è stato poi evacuato per evitare l’arresto; all’Ucraina, nei territori del Donbass conteso. Grano non è un’analisi geopolitica, ma un lungo e articolato racconto della guerra dal punto di vista di chi la subisce: le persone. I rifugiati in fuga, i bambini terrorizzati nei bunker, gli anziani evacuati in carrozzina sotto le bombe, i ragazzi che si improvvisano soldati.

Grano è la “Terra di mezzo” in cui si muove chi consuma la suola delle scarpe, come fa Giammarco, a metà tra reportage e diario di viaggio, senza mai perdere la tenerezza. Un mosaico di storie sorprendenti e sconosciute di vita dal fronte, un viaggio attraverso infinite distese di coltivazioni di grano e cereali («l’oro di Ucraina») trasformate in trincee da chi prova a difendersi dall’invasore”.

Giammarco Sicuro

fotoreporter e inviato speciale della Rai. In Rai dal 2008, si è occupato, per anni, di più fatti di cronaca nazionale e internazionale, prima di seguire il conflitto ucraino, su entrambi i lati del fronte. Ha condotto Unomattina Estate e ottenuto numerosi riconoscimenti: tra questi il Premio internazionale Marco Luchetta, il Premio Cutuli e il Premio Chatwin per il suo primo libro L’anno dell’Alpaca, Gemma Edizioni (patrocinato da UNICEF).

Gemma Edizioni

 

 

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