Sempre più spesso resta solo un sipario sottile a separare gli onori dagli orrori di un mondo che va di fretta e tende a globalizzare ogni emozione. E, in questo contesto, il grande sport viene sempre più di frequente ridotto ad ariete che apre voragini nelle consapevolezze e in quel poco che resta degli anticorpi di giustizia sociale e umana che la civiltà moderna fatica a difendere e a coltivare. E sono proprio le imprese più gioiose a fare da paravento agli orrori di affari sporchi e persecuzioni. Sempre più spesso gli onori dei trionfi mascherano gli obbrobri dei diritti umani e civili traditi. Insomma, lo sport rischia di diventare sempre di più una diga che invece di proteggerci contribuisce a dare riparo a insidie nascoste, che non hanno bisogno di tracimare per travolgerci. Semplicemente passano ai lati, alla base, ci invadono, perché quelli che sono ancora capaci di distinguere il bene dal male vengono “silenziati” dalle masse più accecate da questo speciale oppio fabbricato dall’abuso della passione popolare.

 

Stefano Tamburini

Stefano Tamburini nasce a Piombino (Li) il 25 febbraio 1961 da padre piombinese e madre elbana. Divoratore di libri e di strade dove consumare scarpe da marciatore, coltiva anche la passione per il giornalismo muovendo già a fine liceo i primi passi nella professione nella redazione piombinese del quotidiano “Il Tirreno”. Comincia poi un lungo viaggio nei giornali di mezza Italia. Di alcuni diventa direttore: Corriere Romagna, Agenzia Agl (che cura il notiziario nazionale per i 18 quotidiani locali del Gruppo Espresso), la Città di Salerno e Il Tirreno. Fra una direzione di testata e l’altra, c’è anche l’incarico di coordinare supplementi e inserti per i giornali del Gruppo, in particolare quelli legati ai grandi eventi sportivi (Olimpiadi, Europei e Mondiali di calcio) e alle tematiche dell’innovazione tecnologica. Fra le tante collaborazioni, quelle con il settimanale Autosprint e con il quotidiano abruzzese il Centro, per realizzare una serie di ritratti di “Ribelli” dello sport, che poi hanno contribuito a far nascere  il suo primo libro “Il prezzo da pagare”, pubblicato nel 2022, con lo sport scenario di lotta a favore dei diritti umani e civili. Il libro è stato semifinalista al premio Bancarella Sport 2023 e insignito del premio “Books for peace” 2023. 

Ed. Il Foglio

 

 

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