Era mio figlio è un docu-libro che ripercorre, anche attraverso la mente, gli occhi e il cuore della sola testimone superstite, una delle storie di cronaca nera che più ha scosso l’opinione pubblica del nostro Paese. La giornalista e criminologa Cristina Battista incontra Monica Marchioni, sopravvissuta a un feroce tentato omicidio da parte del figlio, all’epoca 19enne, e ne ripercorre la vicenda. Siamo in provincia di Bologna, quando il ragazzo tenta di avvelenare la madre e il patrigno, uccidendolo. Una sera maledetta dove si sono interrotte due vite: per sempre quella di Loreno, “Lollo”, il marito di Monica, vero grande amore della sua vita, con cui aveva costruito una “normale” famiglia armoniosa e attenta: una famiglia come tante, che includeva e amava anche l’omicida che ha dato vita a una spirale di orrore senza fine. Monica è sopravvissuta alla brutale aggressione, ma racconta come anche la sua vita si sia spenta quel giorno. Leggere la sua storia significa sperimentare sulla propria pelle, attimo dopo attimo, la violenza e la crudeltà di un figlio che ormai la madre non riconosce più. Quegli occhi adolescenti, che tentano in tutti i modi di ucciderla non sono quelli del suo ragazzo, sono algidi, vuoti, diabolici.

 

CRISTINA BATTISTA

Cristina Battista è una giornalista professionista e criminologa. È nata a Caserta nel 1982. Nel 2005, a Napoli, a 23 anni, si laurea, con il massimo dei voti, in Scienze della comunicazione. Da lì una lunga lista di master, corsi di giornalismo e specializzazione. Nel 2006, giovanissima, entra a far parte della redazione di “Sky” prima a Milano e poi a Roma, sarà la sua scuola. Numerose collaborazioni con testate radiofoniche, carta stampata e siti web completano la sua formazione. Dal 2015 è cronista per le reti “Mediaset”. Nel 2018 la sua prima opera letteraria I giorni di Igor, edito da Minerva, sullo spietato killer, Igor Vaclavic. Cronista a tutto tondo, oggi percorre parallelamente un ulteriore cammino, la Criminologia.

 

 

MONICA MARCHIONI

Monica Marchioni nasce a Bologna nel 1965, dove studia canto e recitazione. Lavora al Palazzo dei Congressi nelle Pubbliche relazioni, ma si rende conto che la vita che le appartiene è quella del teatro e del canto e viene presto accettata, dopo un’audizione, nella compagnia teatrale di operette Edipo come attrice soprano con cui parte in tournée in Italia. Nel 2000 decide di lasciare il teatro definitivamente e di fermarsi a Bologna per scegliere la carriera di mamma e, nel luglio 2001, nasce Alessandro Leon.

 

 

 

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