Ritratto corale e inedito di Rocco Chinnici, magistrato rivoluzionario nella lotta alla criminalità organizzata, assassinato da Cosa Nostra con un’autobomba davanti casa a Palermo il 29 luglio 1983.Attraverso le voci di familiari, colleghi, giornalisti, rappresentanti delle istituzioni ed esponenti della società civile, emerge il profilo di un pioniere della Giustizia che, con visione e coraggio, intuì l’importanza di un’azione coordinata contro la mafia inventando il pool antimafia e indagando nei patrimoni illeciti dei “colletti bianchi”, italiani ed esteri. Per primo, inoltre, portò il suo impegno per la legalità e per un cambiamento culturale anche nelle scuole e nella società civile.A cento anni dalla nascita, Chinnici rivive nelle tante, toccanti testimonianze raccontate al nipote Alessandro, nato otto anni dopo l’attentato, oggi ufficiale dei Carabinieri.Un’opera vibrante, appassionata e a tratti commovente per celebrare non solo l’esempio e la memoria del Giudice e dei suoi più stretti collaboratori, ma per trasmettere anche un potente messaggio di responsabilità e impegno civile alle nuove generazioni.

 

 

ALESSANDRO AVERNA CHINNICI

Alessandro Averna Chinnici, di origini siciliane, è nato a Roma il 16 settembre 1991 ed è nipote di Rocco Chinnici. Dopo aver conseguito il diploma di Liceo Classico, ha frequentato il 193° Corso “Valore” dell’Accademia Militare di Modena e la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma nel quinquennio 2011-16, conseguendo la Laurea Magistrale in Giurisprudenza. Oggi comanda la Compagnia Carabinieri di Faenza con il grado di Capitano.

RICCARDO TESSARINI

Riccardo Tessarini (1975) è originario di Cerea, ma dal 2000 risiede a Forlì, dove si è laureato in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Attivo nell’associazionismo da vent’anni, ha svolto servizio di volontariato per Amnesty International, Unicef e Pensiero e Azione. Per la società editrice CityNews ha ideato e curato il blog Il Cittadino, focalizzato sulla partecipazione politica e sull’impegno civico. Mazziniano, è stato presidente della Consulta sulla Legalità del Comune di Forlì e ha ricoperto nell’Associazione Mazziniana Italiana incarichi sia a livello locale che nazionale. Con Minerva ha già pubblicato nel 2017 Stato di abbandono. Il racconto di Giuseppe Costanza: uomo di fiducia di Giovanni Falcone.

 

 

 

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